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WOMEN PHOTOGRAPHERS’ NET

RICERCA DELLA FOTOGRAFA PATRIZIA PULGA

PARTNERS: E.N.W.S. (European Network for Women’s Studies) e CNA Impresa Donna — Coordinamento di Bologna

ENTE PATROCINANTE: Commissione Nazionale per le Pari Opportunità

 

L’OBIETTIVO DEL PROGETTO E’ LA CREAZIONE DI UNA BANCA DATI SULLE FOTOGRAFE CONTEMPORANEE A LIVELLO ITALIANO, EUROPEO, E DEL BACINO DEL MEDITERRANEO PER RENDERE POSSIBILE LA PRODUZIONE DI UN CATALOGO SUL LORO LAVORO E MOSTRE DI FOTOGRAFE A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

 

PREMESSA

Il progetto "WOMEN PHOTOGRAPHERS’ NET" si è prefisso come obbiettivo immediato la creazione di un censimento sulle fotografe contemporanee a livello italiano, europeo e del bacino del Mediterraneo.

La banca dati che viene presentata non è comunque fine a sé stessa, ma la base da cui partire per coinvolgere enti ed istituzioni pubbliche e private che si rendano disponibili ad organizzare mostre delle fotografe censite e editori che sappiano valorizzare, con la pubblicazione di un catalogo, l’enorme risorsa creativa delle fotografe che da tutta l’Europa hanno aderito al progetto.

La motivazione profonda a presentare questa ricerca al Comitato Bologna 2000 Città Europea della Cultura è nata, infatti, dalla necessità di dare maggiore visibilità al lavoro delle fotografe contemporanee.

Se infatti la fotografia risente di una scarsa visibilità e conoscenza, a maggior ragione in Italia dove la cultura all’immagine è spesso sottovalutata, c’è da sottolineare che ciò è doppiamente vero per le opere delle fotografe che hanno sempre incontrato enormi ostacoli nel riconoscimento della loro professionalità.

Rileggendo la storia ufficiale della fotografia si nota che molte presenze femminili di notevole importanza sono passate sotto silenzio: infatti, ripercorrendo i vari movimenti culturali che hanno investito la fotografia, è impossibile non costatare che le donne vi hanno attivamente partecipato.

Il movimento della "Photo Secession" ha visto, oltre ai famosi Stieglitz e Steichen, anche una notevole presenza femminile: da Anne Brigman a Alice Boughton, da Gertrude Käsebier a Mary Devens.

All'interno della corrente dadaista e futurista molte donne hanno espresso il meglio si sè: da Lucia Schültz, al massimo citata come moglie del più famoso Lazlo Moholy-Nagy, fino a Dora Maar; rintracciata a fatica dalla critica Lea Vergine quando censi le presenze femminili nelle correnti artistiche dei primi del '900.

E che dire di Esther Bubley, Marjorie Collins, Pauline Ehrich, Martha Mc.Millan Roberts, Ann Rosener e Louise Rosskam, che furono reporters per la "Farm Security Administration"?

Se le loro carriere ed i loro contributi sono stati taciuti, ad altre fotografe e toccato di essere storicizzate come caso curioso o inquietante: l'impegno di Julia Margaret Cameron è stato da più parti spiegato come la reazione di un carattere particolarmente volitivo alla noia di una vita monotona e borghese, mentre quello di Tina Modotti è stato interpretato come la meccanicistica conseguenza dell'amore per il suo compagno Edward Weston, unito ad una travolgente passione per l'impegno politico.

La storia non ufficiale invece fa trasparire ben altro e ben di più: innanzi tutto evidenzia, nonostante la disincentivazione (o l'autodisincentivazione) per le donne ad intraprendere questa professione, che è proprio il desiderio espressivo (e non la ricerca di un lavoro) che le ha spinte alla fotografia.

Moltissime, dalla Modotti a Florence Henry, da Carla Cerati a Lisetta Carmi, hanno reputato il lavoro di fotografe come una tappa necessaria della loro vita; alcune come fase di crescita artistica, altre come momento di ripensamento della relazione tra sè e il mondo, altre ancora come strumento conoscitivo della propria realtà interiore.

Questo approccio profondo, meditato e cosciente alla fotografia, in parte spiega come la circolarità del loro lavoro e del loro messaggio, mai ufficialmente sancito dalla storia, sia stata una tacita forma di rivolta contro i canoni comportamentali di una professione dove è determinante un comportamento se non aggressivo, almeno assertivo per "farsi largo" tra tanti concorrenti.

La positività del loro lavoro è stata, per troppo tempo, annullata dalla loro "invisibilità" forzata nelle pagine della storia che ha operato nei loro confronti un'operazione di rimozione collettiva inaccettabile.

TEMATICA

Per contribuire a colmare, almeno per il presente, questa lacuna, è stato intrapreso il progetto "WOMEN PHOTOGRAPHERS" NET".

Mi preme inoltre sottolineare che a tutt’oggi non ci risulta sia mai stato prodotto un vero e proprio censimento sulle fotografe contemporanee in modo organico e proiettato anche verso un utilizzo successivo.

La cultura dell’immagine, l’educazione al suo uso e alla sua percezione nella comunicazione e nell’arte è un aspetto che va nutrito e coltivato: con questo progetto e il convegno di oggi pomeriggio è stato organizzare per creare un’occasione perché ciò avvenga.

METODOLOGIA E SVOLGIMENTO

Per produrre un censimento il più aderente possibile alla produzione e all’iter professionale delle singole fotografe, è stato redatto un questionario (in italiano, inglese, francese e spagnolo) inviato al più alto numero possibile di colleghe contemporanee italiane, europee e del bacino del Mediterraneo, con la richiesta di inviare tre immagini significative della loro produzione e di rispondere alle domande relative ai loro dati biografici e lavorativi.

E’ stato immediatamente creato un sito web in italiano, inglese, francese e spagnolo, caricato su molti motori di ricerca a livello italiano ed europeo con parole chiave che lo potessero indicare per le sue caratteristiche e le sue finalità e creato vari link con siti di fotografia.

Il progetto ed il questionario sono stati quindi inviati alle altre Città Europee della Cultura (per il 2000: Avignone, Bergen, Bruxelles, Helsinki, Cracovia, Praga, Reykjavik, Santiago di Compostela), alle maggiori agenzie fotografiche a livello europeo e ad una serie di fotografe che si sono moltiplicate grazie alla solidarietà di molte colleghe che hanno fornito ulteriori nominativi.

Quanto censito non è né vuole essere un campione utile a formulare dati statistici.

Il fine stesso della ricerca (la creazione di una banca dati sulle fotografe professioniste europee) è secondario rispetto allo scopo principale che ha animato il progetto, né poteva essere diversamente in quanto concepito non dall’esterno ma dall’interno al mondo della fotografia. Il censimento è solo il primo, indispensabile passo metodologico per rendere visibile la produzione fotografica del maggior numero di colleghe attraverso un catalogo e mostre fotografiche nella nostra ed in altre città italiane o europee.

A questo proposito nel questionario è stato chiesto alle fotografe di elencare i titoli delle mostre disponibili, corredati da dati tecnici quali il soggetto, il numero e il formato delle immagini, ecc.

Women Photographers’ Net è oggi in grado di proporre a livello italiano ed europeo più di 250 mostre di fotografe professioniste note e meno note, italiane e straniere, provenienti da:.

ITALIA

FRANCIA

GERMANIA

SVIZZERA

GRAN BRETAGNA

BELGIO

OLANDA

POLONIA

REPUBBLICA CECA

GRACIA

SPAGNA

PORTOGALLO.

ISRAELE

di età compresa dai 26 ai 74 anni.

RISULTATI

Una profonda disponibilità ed un’enorme collaborazione, arrivata in particolare da fotografe da tempo affermate che hanno salutato questa iniziativa con freschezza e fiducia.

Un grande entusiasmo e un incredibile desiderio di scambio arrivato dalle più giovani, desiderose di contatti ed informazioni da chi da anni vive nel tortuoso mondo della fotografia.

A livello personale questo progetto ha significato un’incredibile arricchimento: poter vedere scorrere le immagini e le biografie di tante fotografe non può che suscitare da un lato un senso di collettività e di nascente forza, dall’altro il paragone tra sé e le altre, tra quanto si è fatto e quanto invece si è tralasciato di fare non può che essere uno stimolo a rimettere in discussione e a migliorare il proprio lavoro quotidiano.

Inoltre l’incontro — anche se virtuale - con colleghe straniere fa emergere altre realtà, sia a partire dalla loro formazione professionale, sia per la posizione di rilievo che la professione del fotografo assume negli altri paesi europei.

In Italia solo le più giovani hanno potuto studiare fotografia in scuole, istituti o corsi di alto livello (e solo in alcune città), mentre le altre sono autodidatte o hanno seguito un iter da "bottega artigiana" come assistenti di fotografi più esperti.

All’estero invece quasi tutte , e non solo le giovanissime, hanno un nutrito curriculum scolastico, arricchito dall’opportunità di poter scegliere varie specializzazioni in campo fotografico; di conseguenza il lavoro di fotografo è stimato in quanto reputato una professione e non un mezzo di semplice sopravvivenza.

Il risultato è quindi un enorme serbatoio di dati da usare sia al nostro interno che verso l’esterno : una riflessione su che direzione sta prendendo la fotografia (e non intendo la diatriba puramente tecnica su fotografia tradizionale e fotografia che si avvale delle nuove tecnologie) e su che direzione noi fotografe stiamo percorrendo: l’idea di far seguire alla presentazione un mini convegno va in questa direzione e nasce dal bisogno di conoscerci e di scambiare esperienze e progettualità.

Altro dato che emerge dal censimento è quanti settori della fotografia ci vedono presenti ed attive e, contemporaneamente una riflessione su quanto la definizione di "fotografia" copra (e quindi, come conseguenza, quanta parte della comunicazione "copra") il nostro lavoro.

Dal censimento emergono tre gruppi di fotografe:

- fotografe che operano ricerca artistica e personale, che non si ferma mai alla semplice ricerca formale ma entra nell’ambito del simbolico: la fotografia quindi come mezzo evocativo di stati d’animo interiori o ruolizzazioni esteriori.

- reporters impegnate sul sociale e sui grandi temi (guerre e conflitti ma anche ricerche etnografiche ed antropologiche), operanti sia in Italia che all’estero

- fotografe di studio con differenti specializzazioni.

All’apice di questa suddivisione ci sono quelle fotografe che, indipendentemente dal o dai settori in cui lavorano, producono immagini che ci restano nella memoria., fotografe che producono arte anche se le loro foto sono di reportage o fanno informazione anche se le loro immagini nascono dal sé interno, da un’urgenza più esistenziale che comunicativa.

C’è inoltre un filo conduttore e un intreccio continuo tra le varie fotografe in senso trasversale e le ramificazioni delle varie specializzazioni, i vari campi d’intervento della fotografia.

- Chi produce reportages commerciali in Italia o all’estero non rimane estranea ai problemi sociali dei paesi in cui va ad operare, per curiosità, sensibilità o impegno sociale.

- Chi è invece impegnata in reportages sociali spesso non si sottrae a collaborazioni con progetti pubblicitari "impegnati" (alcune reporters hanno collaborato con "Fabrica" di Oliviero Toscani, asltre hanno fornito le proprie immagini per campagne della Benetton.

- Chi è alla ricerca di un proprio un mondo interiore e sceglie la fotografia come modo o tentativo di esternarlo - non può non essere attratta dai progetti simili dei colleghi: la voglia — spesso l’urgenza — della comunicazione sono allora la spinta ad organizzare progetti e mostre che coinvolgono anche altri fotografi.

O chi, facendo riproduzioni d’arte o stampando per fotografi famosi , ne trae stimolo artistico

Molti altri fattori ci accomunano:

- il rigore della ricerca

- l’attrazione verso l’autorappresentazione

- il tema della la pace (come risvolto della guerra) e le immagini quotidiane o le "foto di strada": un modo tutto "interno" di leggere l’esterno.

- l’attenzione verso l’altro — o le altre, che è forse il risvolto più profondo e meno "voyeristico" della professione di reporter; o lo spingersi fuori (da proprio corpo, dalla propria pelle, dalla propria cultura), verso le nostre simili, anche per chi non fa del reportage il suo unico modo di stare nella fotografia.

La fotografia quindi come modo di segnare il nostro modo di essere e di stare nel mondo, di vederlo con i nostri occhi o con quelli delle altre donne che non hanno la possibilità di farlo direttamene.

Ma anche il modo di vedere, osservare ed analizzare il nostro io interno, inteso come la riflessione su sé, la propria esperienza fisica e biologica: il corpo.

Le partecipanti al censimento si possono dividere tra:

Le "Grandi" (vere "Signore "della fotografia)

Le professioniste di oggi

Le giovani emergenti.

Al progetto hanno aderito 107 fotografe, per ognuna delle quali è stata redatta una scheda comprensiva dei dati biografici e lavorativi, del curriculum, delle mostre esposte e di quelle che le fotografe possono fornire in tempo reale.

Per ognuna sono state acquisite 3 immagini, da loro direttamente scelte, come "campione" del loro lavoro.

Le immagini sono state presentate in videoproiezione il giorno 25 novembre.

  1. ALESSANDRA CAPODACQUA (ITALIA)
  2. ALESSANDRA DRAGONI (ITALIA)
  3. ANITA ANDRZEJEWSLA (POLONIA)
  4. ANITA MARANGONI (ITALIA)
  5. ANNA CUTRONE (ITALIA)
  6. ANNA FORCELLA (ITALIA)
  7. ANNA HALM-SCHUDEL (SVIZZERA)
  8. ANNALISA CODIGNOLA (ITALIA)
  9. ANNALISA SONZOGNI (ITALIA)
  10. ARABELLA FRANCHI (ITALIA)
  11. ARCANGELA REGIS PIZZETTI (SPAGNA)
  12. BLANCA BERLIN MIRAVETE (SPAGNA)
  13. BRUNA GINAMMI (ITALIA)
  14. CARLA CERATI (ITALIA)
  15. CARMELITA IEZZI (ITALIA)
  16. CARMA CASULÁ (SPAGNA)
  17. CATERINA GERARDI (ITALIA)
  18. CÈU GUARDA (PORTOGALLO)
  19. CLAUDIA PROVENZANO (ITALIA)
  20. COLOMBA D’APOLITO (ITALIA)
  21. CRISTINA MARMIROLI (ITALIA)
  22. CRISTINA OMENETTO (ITALIA)
  23. DANA KYNDROVÁ (REPUBBLICA CECA)
  24. DANIELA FACCHINATO (ITALIA)
  25. DANIELA TARTAGLIA (ITALIA)
  26. EDITTA CAMPELLO (ITALIA)
  27. ELEONORA OLIVETTI (ITALIA)
  28. ELIANA MAFFEI (ITALIA)
  29. ELIZABETH GARVEY (Statutintense, vive in ITALIA)
  30. ELSKE KOELSTRA (Olandese, vive in FRANCIA)
  31. EMANUELA SALTI (ITALIA)
  32. EPHIE TSAKRAKLIDOU (GRECIA)
  33. FANNY SARRI (GRECIA)
  34. FEDERICA DE ANGELI (ITALIA)
  35. FRANCESCA PATELLA (Italiana, vive in OLANDA)
  36. FRANCESCA SCIARRA (ITALIA)
  37. GABRIELLA MERCADINI (ITALIA)
  38. GIANNA BONACINI (ITALIA)
  39. GIOIA BOTTEGHI (ITALIA)
  40. GIOVANNA BORGESE (ITALIA)
  41. GIOVANNA DAL MAGRO (ITALIA)
  42. GIULIANA TRAVERSO (ITALIA)
  43. GIUSI SPINA (ITALIA)
  44. GRAZIELLA ALMASIO (ITALIA)
  45. HANA JAKRLOVÁ (REPUBBLICA CECA)
  46. HANA KUBIKOVÁ (REPUBBLICA CECA)
  47. HELGA VENDT (GERMANIA)
  48. IDIT GREENBERG (Israeliana, vive in ITALIA)
  49. ISABEL FLORES GONZALES-MORO (SPAGNA)
  50. ISABELLA BALENA (ITALIA)
  51. ISABELLA COLONNELLO (ITALIA)
  52. KLARA STRETTIOVÁ (REPUBBLICA CECA)
  53. LAURA RIZZI (ITALIA)
  54. LAURA SALVATI (ITALIA)
  55. LETIZIA BATTAGLIA (ITALIA)
  56. LIA STEIN (ITALIA)
  57. LIBUŜE RUDINSKÁ (REPUBBLICA CECA)
  58. LIDIA BAGNARA (ITALIA)
  59. LISA FERRO (ITALIA)
  60. LOLA ANGELA GRAMM (GRECIA)
  61. LORENZA LUCCHI BASILI (ITALIA)
  62. MANUELA METELLI (ITALIA)
  63. MARCELLA CAMPAGNANO (ITALIA)
  64. MARGARET COURTNEY-CLARKE (Sudafricana, vive in ITALIA)
  65. MARGHERITA FANTUZZI (ITALIA)
  66. MARGHERITA SPRIO (Italiana, vive in GRAN BRETAGNA)
  67. MARGHERITA VERDI (ITALIA)
  68. MARGRIET SMULDERS (OLANDA)
  69. MARIALBA RUSSO (ITALIA)
  70. MARIANNE BOUTRIT (Francese, vive in ITALIA)
  71. MARISTELLA CAMPOLUNGHI (ITALIA)
  72. MAURA PARODI (ITALIA)
  73. MELANIA MESSINA (ITALIA)
  74. MERI GALLO (ITALIA)
  75. MICHI SUZUKI (Giapponese, vive in ITALIA)
  76. MONIQUE JACOT (SVIZZERA)
  77. NANCY MOTTA (ITALIA)
  78. PAOLA AGOSTI (ITALIA)
  79. PAOLA MATTIOLI (ITALIA)
  80. PAOLA ZUCCHELLO (ITALIA)
  81. PATRIZIA LANNA (ITALIA)
  82. PATRIZIA MUSSA (ITALIA)
  83. PATRIZIA NUVOLARI (ITALIA)
  84. PATRIZIA PIERI (ITALIA)
  85. PATRIZIA PULGA (ITALIA)
  86. PATRIZIA SAVARESE (ITALIA)
  87. PAULINE PRIOR (OLANDA)
  88. PETRA FENDEL (GERMANIA)
  89. RAFFAELA MARINIELLO (ITALIA)
  90. RAFFAELLA CAVALIERI (ITALIA)
  91. ROBERTA BRUNO (ITALIA)
  92. ROSSELLA MURGIA (ITALIA)
  93. SABINE KORTH (Tedesca, vive in ITALIA)
  94. SABINE KOTHES (GERMANIA)
  95. SAMANTHA SNIDARO (ITALIA)
  96. SANDRA ROCHA (PORTOGALLO)
  97. SEBASTIANA PAPA (ITALIA)
  98. SHERRY LOTFY (BELGIO)
  99. SHOBHA (ITALIA)
  100. SILVIA LELLI (ITALIA)
  101. SIMONA CALI’ COCUZZA (ITALIA)
  102. STEFANIA BERETTA (SVIZZERA)
  103. STEFANIA RICCI (ITALIA)
  104. TERESA BIANCHI (ITALIA)
  105. THEA VAN DEN HEUVEL (OLANDA)
  106. VALÉRIE BERTEAU (BELGIO)
  107. ZLATUŜE (REPUBBLICA CECA)

OBIETTIVI FUTURI

A partire da questa ricchezza, emersa dal censimento, l’obiettivo principale nel futuro è la ricerca di finanziamenti affinchè quanto prodotto non venga inutilizzato ma venga usato per pubblicizzare, tramite un catalogo e mostre, i lavori delle partecipanti.

Il progetto ultimato è stato presentato alla Sala dei Notai, Via Pignattari 1

(Piazza Maggiore), Bologna, il 25 novembre 2000.

PROGRAMMA:

ore 12: presentazione del progetto

ore 13,30: buffet per tutte le partecipanti

ore 14,30 — 19,00: convegno

 

INTERVERRANNO:

Patrizia Pulga, fotografa, ideatrice di WOMEN PHOTOGRAPHERS’ NET: presentazione del progetto corredato da una videoproiezione delle immagini delle partecipanti.

I partners del progetto:

CNA IMPRESA DONNA: La Presidente provinciale, Sig.ra Alessandra Naldi.

E.N:W.S. (European Network for Women’s Studies): Dott.ssa Laura Benigni dell’Istituto di Psicologia del CNR di Roma.: intervento sul tema: "Soggettività e tecnica dell’occhio femminile dietro l’obiettivo"

L’ente patrocinante:

COMMISSIONE NAZIONALE PER LE PARI OPPORTUNITA’: Dott.ssa M. Grazia Negrini.

Inoltre:

Il Prof. Roberto Grandi, docente di teoria e tecnica delle Comunicazioni di Massa al Corso in Scienze della Comunicazione, Università di Bologna: relazione sul tema "Fotografia e rappresentazione".

Il fotografo Riccardo Marcialis, responsabile della formazione professionale del SIAF (Associazione Fotografi Professionisti): intervento sulla professionalità dei fotografi.

La fotografa Margherita Verdi e la gallerista Vittoria Ciolini, organizzatrici del Premio Europeo Donne Fotografe "I luoghi della vita": relazione sulla loro iniziativa. Con prioezione di diapositive e video.

La fotografa Giuliana Traverso, direttrice della scuola "DONNA FOTOGRAFA": relazione sulle sue esperienze di trent’anni di insegnante "al femminile".

La fotografa Anna Cutrone , con il video " Cento anni di fotografia al femminile" del Gruppo fotografico al femminile "Athena".

Il fotografo e gallerista Lanfranco Colombo: relazione sulle fotografe che hanno esposto nella sua galleria "Il Diaframma" di Milano negli ultimi trent’anni..

Dibattito fra le fotografe che hanno aderito al censimento

sito web: http://digilander.iol.it/womenphotographers

 

e.-mail: patrizia.pulga@libero.it

fax: 0039 051 479734

RECENSIONI:

LA REPUBBLICA: 17/02/2000 e 25/11/2000

RAI TRE Regione Emilia Romagna: 17/02/2000

WEB MAGAZINE / AGENZIA DIRE: n. 03 del 11/02/2000

IL RESTO DEL CARLINO: 21/11/2000

LA REPUBBLICA 24/11/00

VOGUE: novembre 2000

BOLOGNA & BOLOGNA: 14/12/2000

DOMANI A BOLOGNA: 23/12/2000

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